Siamo sul monte Ongarine, che tra Quinzano e Avesa domina dall’alto la città di Verona. Partiamo da dove inizia il sentiero per i busi de Avesa. La discesa consiste in uno scassatone continuo, senza passaggi particolarmente difficili ma ci troveremo a dover guidare la bici su sassi smossi e rocce molto spigolose, la vera sfida consiste nel non impuntarsi e non distruggere le ruote! Finita la prima parte svoltiamo a sinistra ed affrontiamo un’altra pietraia che ci conduce al paese di Avesa. Vivamente consigliata bici full.
Partiamo davanti a Villa Forti, sulle Torricelle. Il sentiero inizia di fianco la rete ed entra nel bosco. Ci troveremo subito ad affrontare alcuni passaggi su roccia non proprio banali, su un fondo molto sconnesso. Attenzione all’uscita dal bosco dove è necessario prendere la linea giusta per evitare gli scalini o di finire nell’uliveto a destra. La parte finale (purtroppo) è una strada asfaltata che ci conduce alla chiesa di Poiano. Breve ma intensa, da non sottovalutare per non farsi prendere alla sprovvista!!
FONDO: sassoso e roccioso
PENDENZA: non troppo pronunciata
BAGNATO: scivoloso ma comunque percorribile
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno, in estate qualche pianta e qualche spina DROP: non sono presenti
Trail bellissimo che scende morbido sopra il vajo di Quinzano, molto conosciuto da chi frequenta i boschi attorno a Montecchio, sopra il centro di Verona. Partiamo dalle case in località Maso, percorriamo un trasferimento di circa 300mt in mezzo ai vigneti per poi entrare nel bosco. Questo sentiero alterna discesa a brevi tratti pedalati, ed è sempre abbastanza rettilineo. Il fondo è bello compatto con alcune rocce, troveremo qualche gradoni ma nulla di troppo complicato. La pendenza non è mai eccessiva, non ci sono ripidi. Gli ultimi 700mt sono in salita, alla fine arriveremo in via Volte Maso, sulla strada che scende a Quinzano. Percorribile anche se bagnato, attenzione al fango e alle rocce.
FONDO: compatto, roccioso PENDENZA: mobida BAGNATO: fattibile PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno DROP: sono presenti alcuni gradini di roccia
Una delle principali discese della Garda Marathon. Si parte dal Dosso dei Cavalli (GPM della gara), a circa 5 minuti pedalati dalla Località Due Pozze. Affronteremo un alternarsi di prati e single tracks nel sottobosco, a circa metà discesa quello più tecnico, formato da sassi e qualche piccolo gradone. Finito il bosco e arrivati alla pozza si può fare un variante a destra (https://www.gpsies.com/map.do;jsessionid=C368DBE7555F576571657D9059094C69.fe3?fileId=dqrlgxuhxbjadjuz) che evita il cementone finale delle gara verso i Lumini. Da dove parte quest’ultimo se vogliamo possiamo proseguire verso il Monte Crocetta. Lungo il percorso troveremo una serie di cancelli da aprire e richiudere.
FONDO: prato/sassoso PENDENZA: non eccessiva BAGNATO: scivolosa PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno DROP: non sono presenti
Grande classico del basso Garda. Superato il centro Jungle Adventure si imbocca una ripida salita asfaltata sulla sinistra fino ad arrivare alla pineta. La prima parte è semplice e non presenta difficoltà, prestare però attenzione al finale che sbuca in curva sulla strada asfaltata. Attraversiamo e rientriamo nella pineta. L’inizio è molto “flow” su un sentiero dritto (attenzione alle piante). A un certo punto svoltiamo a sinistra sulla variante proposta nella gara Garda Marathon, che porta a un tratto roccioso dove è richiesta un po’ di tecnica (sia in salita che in discesa). Successivamente si entra in una sezione con terra battuta e poi più tecnica con sasso smosso. Il finale è veloce caratterizzato da sasso smosso.
FONDO: un bel mix di sassi, rocce e terra battuta PENDENZA: non elevata BAGNATO: fattibile PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno, frequentata anche da escursionisti nel periodo estivo DROP: sono presenti un drop semplice e un doppio con un bel gap (sconsigliato se non si è capaci di saltare)
Discesa alternativa alla Masetto (https://www.kmsport.it/kteca/valle-di-mezzane/masetto.html), meno sassosa e più scorrevole. Partiamo sempre da dove inizia la Masetto, percorriamo la strada bianca solo che invece di tagliare nei campi scendiamo un altro paio di tornanti e andiamo a prendere un sentiero che parte di fianco a un capannone. La discesa consiste in un single track abbastanza stretto e roccioso che passa sopra il Vajo Casotto. A circa metà percorso possiamo lasciare la bici sul sentiero e scendere una stradina che ci conduce a un vecchio mulino abbandonato sopra a un torrente, molto suggestivo. Alla fine ci ricollegheremo alla discesa Masetto, nel video evitiamo l’ultimo tornante con un taglio piuttosto ripido che ci porta sul ponticello di legno sottostante.
FONDO: roccioso e sassoso PENDENZA: non troppo elevata BAGNATO: scivoloso, prestare molta attenzione PERCORRIBILITÁ: nel peiodo estivo tende ad essere piuttosto chiuso con la presenza di spine DROP: non sono presenti
Partenza: Case Vecchie, Grezzana (VR) Arrivo: Stallavena
Uno dei trail più conosciuti e frequentati della Valpantena, consiste in un lungo sentiero che alterna discese, tratti pedalati, rilanci, single tracks e canali. Partiamo dalle ‘case vecce’, sulla strada che da Grezzana porta a Montecchio. Abbandoniamo l’asfalto ed entriamo nel bosco, un trasferimento sali/scendi di circa 700m ci accompagna all’inizio della discesa. Troviamo subito un tratto guidato che con un ripido si butta in un canale stretto, in alcuni punti bello profondo. Finita questa prima parte seguiamo la strada, attraversiamo un prato e rientriamo nel bosco. Percorriamo un single track che porta su una strada bianca. Attraversiamo un altro prato e di nuovo nel bosco. Qui il single track nel primo tratto è un po’ scavato, mentre la parte finale è un po’ in contropendenza. Alla fine sbucheremo su una strada sterrata che ci conduce all’ingresso della cava sottostante. La pendenza di tutto il percorso non è mai eccessiva, e il fondo quasi sempre bello compatto. Non ci sono tratti tecnici particolarmente difficili da segnalare, a parte qualche ripido e passaggi su roccia non troppo impegnativi. Percorribile anche col bagnato, attenzione al fango che rende il percorso scivoloso.
FONDO: compatto, roccioso PENDENZA: non troppo elevata BAGNATO: fattibile ma fangoso e scivoloso PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno DROP: non sono presenti
Difficoltà INTERMEDIA
————————————————————————— Il bosco dove si snoda questa traccia è ricco di varianti e sentieri alternativi, vi abbiamo mostrato quella più frequentata. Luogo tutto da scoprire, gli amanti dell’esplorazione si innamoreranno della zona. Di seguito vi proponiamo qualche altra possibilità di finale.
FINALE TORRE DEL FALASCO
A circa metà percorso, dopo aver attraversato il primo prato ed essere rientrati nel bosco, notiamo un sentiero segnato da un cartello che parte verso sinistra. Troveremo un single track carino e non troppo impegnativo, che ad un certo punto passa sotto la Torre del Falasco (un tempo, secondo la leggenda, covo del brigante ‘Falasco’ che infestava la vallata con le sue scorribande). Attenzione che in un paio di punti verso il finale il sentiero è molto esposto sulla destra. Alla fine arriveremo a Stallavena. Percorso non molto frequentato, nei periodi più caldi possiamo trovarlo un po’ chiuso dalla vegetazione. LINK VIDEO -> http://bit.ly/2Kd7q1s
FINALE HOTEL LA PERGOLA
Verso la fine del percorso, dopo il tratto leggermente scavato noteremo sulla destra una strada bianca. Se la risaliamo dopo circa 300m arriveremo a un casolare, qui scendiamo un attimo tra gli uliveti ed entriamo nel bosco per percorrere un single track guidato e veloce. Alla fine arriveremo dietro l’hotel ‘La pergola’, quindi poi sulla strada provinciale. LINK VIDEO -> http://bit.ly/2M9AaLl
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Partenza: Contrada Carbonari (Tregnago, VR) Arrivo: tra Cogollo e Tregnago (strada secondaria che scende fino a a Cogollo)
Staff KM Sport: Discesa abbastanza semplice che inzia sulla dorsale della Soave Bike (e Granfondo Tre Valli). La discesa inizia bella ripida con un terreno sassoso che ci porta in poco tempo alla contrada Carbonari. Poi da li iniziano dei sentieri che affiancano la strada asfaltata con continui single track fino a che il sentiero finisce proprio sull’asfalto. A questo punto se continuiamo a scendere raggiungeremo in 1km il paese di Cogollo.
Drop Non sono presenti salti/drop ma solo dei gradoni da affrontare in fuorisella.
Seconda discesa che si affronta nella “Granfondo 3 Valli”. Nel video partiamo dalla strada asfaltata che sale da Mezzane di Sopra, quindi non propriamente dal percorso gara, che andremo a incrociare dopo circa 500mt. La prima parte è molto scorrevole e poco impegnativa, poi ad un certo punto si gira a sinistra e si scende a capofitto in mezzo alle vigne da una strada bianca. Dopo questa prima parte molto semplice troviamo un rilancio di circa 500mt che ci prepara al tratto più tecnico e più temuto di tutta la gara, ovvero il single track che parte affianco il cimitero di Mezzane (da cui prende il nome), un bel rock garden tutto sconnesso con qualche gradone. Qui la pendenza non è esagerata ma è comunque richiesta una buon tecnica di guida per galleggiare sulle rocce e non impuntarsi. Alla fine sbucheremo sulla strada asfaltata alla fine di Mezzane di Sotto.
FONDO: compatto la prima parte, sassoso/roccioso sul cimitero PENDENZA: modesta BAGNATO: il tratto del cimitero diventa molto scivoloso PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno DROP: non sono presenti
Difficoltà FACILE (prima parte)/INTERMEDIO (cimitero)
Discesa storica della capitale, spesso inserita come PS nella E BEN SA GHE ENDURO. Si parte da una contrda (moderare la velocità!), attraversate le case inizia una strada bianca molto larga, si passa davanti ad un capannone e si prende il single track. L’unico tratto veramente impegnativo sono i primi 200m dove troviamo dei sassi abbastanza alti in curva da aggirare. Dopo arriva una bella pietraia dove si possono mollare i freni e far gallegiare la bici. Breve tratto da rilanciare poi la discesa è tutta da guidare con curve e controcurve su di un terreno bello morbido con tanta presa. Verso la fine troviamo un ripido, poi si prosegue su un sentiero largo e compatto che ci porta ad Arzarè. Una delle discese più divertenti a Verona, da provare!
FONDO: compatto, sassoso PENDENZA: non troppo elevata BAGNATO: scivoloso PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno DROP: nella seconda parte è presente un piccolo drop in legno, fattibile senza problemi con un minimo di velocità, si può comunque evitare