logo kteca
logo kteca

Partenza: Contrada Masenello 
Arrivo: Contrada Squarantello 

Percorso interessante dove in alcuni punti, oltre ad una buona tecnica in discesa, è rischiesta una discretà abilità di equilibrio anche in salita, poichè dovremo scavalcare alcuni ostacoli costituiti da rocce e radici, rischiando di impuntarci. Si parte da contrada Masenello su un bel prato ma appena entriamo nel bosco troviamo subito un tratto impegnativo con delle rocce abbastanza alte. Si prosegue con un alternarsi di strappi e discesa, attenzione perchè sul lato sinistro ci troveremo esposti. Ad un certo punto usciamo dal bosco e incontriamo un caseggiato. Ci giriamo intorno da destra e imbocchiamo un altro sentiero che ci riporta nel bosco. La discesa continua morbida con un alternarsi di sali e scendi ma attenzione in un paio di punti dove troveremo dei brevi ripidi sopra a rocce e radici, mollando i freni e con un bel fuorisella deciso si passano senza problemi. Alla fine arriveremo sul fondo del torrente Squaranto, che ci accompagna sul tornate della strada asfaltata che collega S. Francesco a Valdiporro. Inserita come PS1 nella Lessinia Legend Enduro 2013.

FONDO: compatto, roccioso
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: fattibile, attenzione ai passaggi sulle rocce
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno, frequentata da escursionisti in estate
DROP: dopo contrada Scrovazze sono presenti un paio di ripidi brevi ma abbastanza impegnativi


Difficoltà
INTERMEDIA

Traccia GPS

Partenza: Arzerè
Arrivo: Orsara

Adrenalina pura per questa discesa che soddisferà i riders che amano staccare le ruote da terra. Si parte con un paio di ripidi su roccia e troviamo subito una serie di drop in legno. I primi 3  sono uno in fila all’altro, il primo se preso veloce spara in alto, gli altri due sono passaggi obbligati quindi o si salta o si smonta, non c’è la chicken line. Dopo questa serie ne arriva uno abbastanza alto e in seguito uno più piccolo, un po’ di traverso. Ad un certo punto si svolta a sinistra e si scende sul fondo di un piccolo vajo, e anche qui troviamo una piccola pedana. Poi volendo si può risalire per qualche metro e fare una variante (ortighe) che si ricongiunge al sentiero principale, una pietraia molto veloce che ci porta su una strada asfaltata, al paese di Orsara. All’inizio troviamo l’ingresso di una variante più guidata (flow snake) che ci permette di evitare la prima parte con i 3 drop di fila.

FONDO: compatto
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: scivoloso
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: sono presenti 6 drop in legno, alcuni alti altri più bassi, niente di impossibile ma è richiesta un minimo di tecnica per evitare di farsi del male. Sul secondo e sul terzo non c’è la chicken line 

Difficoltà
INTERMEDIA

Traccia GPS

https://youtu.be/hJLGgeQLog4

Partenza:  Montecchio
Arrivo:  Novare

Discesa molto lunga che prende il nome dai cassonetti dell’immondizia presenti all’imbocco del sentiero, anche se in realtà è rimasta solo la campana del vetro…! Si parte da Montecchio, dove finisce la strada che sale da Negrar. Entriamo nel bosco seguendo la rete e troviamo un sentiero ricco di curve, un pò scavato ma dal fondo compatto, che termina con un bel ripido (attenzione perchè se si tira dritto si finisce di sotto!). Risaliamo a sinistra e percorriamo un tratto pedalato che ci porta fuori dal bosco, scendiamo dalla strada cementata e arriviamo all’asfalto. Giriamo a sinistra e risaliamo per circa 300mt. Qui inizia il secondo tratto, che fa parte del percorso della GF d’Autunno organizzata dal Team Benetti. Entraimo nel bosco e affrontiamo una pietraia dalla pendenza non troppo pronunciata, con sassi e rocce abbastanza sporgenti. Dovremmo impegnarci per scegliere la traiettoria giusta e non demolire le ruote, perchè se si mollano i freni si possono facilmente raggiungere delle belle velocità. Usciti dal bosco attraversiamo un vigneto e una volta arrivati alla strada asfaltata giriamo subito a sinistra e ricominciamo a scendere sempre tra sassi smossi e rocce. Alla fine arriveremo a Novare, dove c’è Villa Bertani.

FONDO: compatto nella prima parte, sassoso e roccioso nella seconda
PENDENZA: non troppo pronunciata
BAGNATO: scivoloso
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: non sono presenti

Difficoltà 
INTERMEDIO

 Traccia GPS

https://youtu.be/LSVXoTrk00c

Partenza: bivio per Forte Naole
Arrivo: strada che da Malga Ime porta alle Pozze

Discesa lunga e scorrevole immersa in un tipico paesaggio  montano. Partiamo da dove finisce la discesa CRESTE DEL BALDO (https://www.kmsport.it/kteca/garda/creste-del-baldo.html), ovvero dal bivio per Forte Naole, e iniziamo a scendere. Nella prima parte percorriamo un sentiero in mezzo ad un prato, non ci sono particolari difficoltà tecniche da segnalare se non un paio di gradini in mezzo alle rocce. Nella seconda parte invece trovrermo alcuni tratti di sentiero molto rocciosi, bisogna stare attenti a dove si mettono le ruote per non rischiare di impuntarsi. La pendenza non è troppo pronunciata, quindi con un minimo di dimestichezza si riesce a trovare la linea giusta.

FONDO: roccioso, prato
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: scivoloso ma fattibile
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno, ma in inverno si potrebbe trovare neve; molto frequentato in estate, fare attenzione agli escursionisti a piedi
DROP: non sono presenti
 

Difficoltà
INTERMEDIA

 Traccia GPS

Partenza: Corbiolo
Arrivo: Italiani

Discesa aperta recentemente dalle Teste di Marmo, si può fare prima di andare su ai Mericani. Partiamo subito fuori il paese di Corbiolo. Appena entriamo nel bosco inizia un single track non troppo veloce, ricco di curve e curvette, dove spesso saremo in contropendenza quindi bisogna guidare bene la bici per mantenere l’equilibrio. In mezzo al sentiero troviamo parecchie radici da scavalcare, attenzione in caso di bagnato perchè diventano molto scivolose. A metà percorso troviamo un centinaio di metri da pedalare in salita, poi la discesa prosegue per sbucare sulla strada asfaltata che ci porta su ai Mericani.

FONDO: compatto, con radici
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: molto scivoloso
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: non sono presenti

Difficoltà
INTERMEDIO

Traccia GPS

Partenza: Maioconi
Arrivo: Ciavara

Discesa che unisce 4 trail differenti, tratti veloci e guidati si alternano a passaggi tecnici in mezzo alle rocce. Partiamo da dove finisce la Portello-Maioconi con le SPELUGHE, trail breve e non troppo impegnativo che con un bel passaggio in mezzo alle rocce ci accompagna al CIA. Questo è il tratto piu tecnico dell’intera discesa, inizia subito aggressivo con due bei gradoni in successione, e in seguito alcuni passaggi su roccia da non sottovalutare. Ad un certo punto attraversiamo una stradina bianca ed entriamo sulla ZAMBE (variante), sempre con un bel gradone supportato da una pedana. Tratto semplice, guidato con curve. Arriviamo al segmento finale, il CIAVARA TRAIL, che presenta una prima parte costituita da una serie di curve a lato di un sentiero, seguito da una pietraia bella scassata e poi di nuovo dentro il bosco per le ultime curve. Alla fine arriveremo ad un bivio, potremo decidere se girare a sinistra e fare il Cavraroi oppure proseguire a destra, scendere un tratto di strada asfaltata e fare i Castei (“Alti” oppure “Bassi”).

FONDO: roccioso
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: molto scivoloso
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: all’inizio del Cia e della Zambe sono presenti dei gradoni molto alti, da affrontare con decisione e con un bel fuorisella

Difficoltà
SPELUGHE: INTERMEDIO 
CIA: DIFFICILE
ZAMBE: FACILE
CIAVARA TRAIL: FACILE

Traccia GPS

Partenza: Azzago
Arrivo: Grezzana

Discesa bellissima e tecnica, molto conosciuta e frequenta dai bikers della vallata, immersi tra single tracks, guadi e boschi incantati lungo le colline di Grezzana. Partiamo poco sopra il paese di Azzago. Percorriamo una strada bianca per circa 1,5km e scendiamo nel vigneto sottostante. Entriamo nel bosco e iniziamo un single track dal fondo bello battuto con curve in appoggio e un paio di piccoli drop in legno. Attraversiamo la strada asfaltata e rientriamo nel bosco. Anche qui troviamo un single track per lo più in contropendenza che ci accompagna sul fondo del vajo Tavernelle, quasi sempre con acqua, dove ci troveremo a guadare un piccolo torrente (sono presenti alcuni ‘trampolini’ che ci aiutano a non bagnarci!). Finita questa prima parte pedaliamo un po’ fino ad arrivare ad un vigneto, rientriamo nel bosco per andare ad affrontare le “saponette”, un tratto con un fondo molto sassoso e sconnesso. Alla fine arriveremo nella zona industriale di Grezzana. La pendenza di tutto il percorso non è mai eccessiva e non ci sono punti particolarmente pericolosi da segnalare. La situazione diventa impegnativa con il bagnato, soprattutto le saponette chiamate così non a caso.

Essendo la discesa molto lunga sono ovviamente presenti delle varianti, noi abbiamo inserito il percorso classico.

In zona è conosciuta come ‘vajo paradiso’, anche se in realtà siamo sopra il vajo canossa e della tavernella! Il vero vajo paradiso si trova sull’altro versante del costone. 

FONDO: roccioso, sassoso
PENDENZA: non troppo elevata, lungo il percorso troviamo dei brevi ripidi
BAGNATO: scivolosa soprattutto il finale (saponette)
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: è presente un drop alla fine del vajo Tavernelle

Difficoltà
INTERMEDIA

Traccia GPS

Partenza: case Sparse Campopian
Arrivo: Monte

Nel video partiamo da dove finisce la discesa ‘Cava Pozza Pozza’. Dopo un trasferimento su strada sterrata imbocchiamo un single track semplice e filante, salvo in un paio di punti dove ci troveremo dentro a un canale. Finita questa prima parte arriva un tratto molto veloce e ben battuto con poca pendenza in mezzo ad una pineta (occhio alle piante a bordo sentiero). Nell’ultima parte della discesa la pendenza aumenta e il fondo diventa parecchio smosso, e il sentiero si trova esposto. Prestare molta attenzione col bagnato.

FONDO: roccioso, sassoso
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: molto scivoloso
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: non sono presenti


Difficoltà
INTERMEDIA

VARIANTE DI MONTE

Variante della classica Discesa di Monte, semplice e bella guidata. A circa 200mt dalla partenza, subito dopo il ripidino in contropendenza, c’è una traccia sulla destra che si stacca dal sentiero principale. Troveremo un tratto bello flow tra gli alberi, senza nessuna difficoltà tecnica. Quando il bosco si dirada il fondo si fa più sassoso e smosso, con qualche roccia in mezzo al sentiero. Alla fine una strada sterrata ci porterà al paese di Monte, dove c’è la chiesa. La pendenza è sempre morbida.

Traccia GPX

ROSSA -> CLASSICA
VERDE -> VARIANTE

Partenza: cava del Monte Pastello
Arrivo: località Case Sparse Campopian

Grande classico sul Pastello, alternativa più morbida alla famigerata ‘Direttissima di Monte’ (molto più tecnica ed esposta). Si parte dalla cava di marmo in cima al Monte Pastello, distinguibile anche dalla pianura. Dopo un breve trasferimento troviamo un ripido sassoso che ci porta nel bosco ed inizia un single track filante con poche curve che ci conduce alla prima pozza; qui si tiene la destra per percorrere un lungo rettilineo con fondo molto battuto dove la velocità aumenta notevolmente. Usciti dal bosco troviamo un tratto sassoso che ci accompagna in un prato, dove poco dopo inizia il rock garden finale, divertente, con parecchie rocce sporgenti. Alla fine arriveremo alla seconda pozza. La pendenza di tutto il percorso non è mai eccessiva ed il sentiero sempre abbastanza largo e pulito. 

FONDO: roccioso, sassoso
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: scivolosa ma fattibile
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno, durante l’estate in alcuni punti si potrebbero trovare delle spine, soprattutto nella prima parte
DROP: non sono presenti


Difficoltà
INTERMEDIA

Traccia GPS

Partenza: Trezzolano
Arrivo: Pigozzo

Discesa che non ha bisogno di molte presentazioni, una delle  più conosciute e frequentate a Verona. Partiamo dalla strada asfaltata poco prima del paese di Trezzolano, sulla curva nei pressi del ristorante Al Parigin. La prima parte consiste in un single track in mezzo al bosco che si snoda intorno agli alberi (alcune curve sono abbastanza strette quindi occhio con i manubri larghi!) con un fondo in terra bello compatto. Ad un certo punto sbuchiamo in un uliveto e rientriamo subito nel bosco a destra. Qui inizia la seconda parte, un po’ più tecnica e impegnativa, molto rocciosa e scavata in stile rock garden, ma il fondo non è smosso e ci permette di controllare bene la bici, a patto di lasciarla scorrere tenendo una buona velocità. La pendenza di tutto il percorso non è mai eccessiva ed il sentiero sempre abbastanza largo quindi riusciamo a guidare in sicurezza. Discesa molto divertente in tutte le condizioni, prestare comunque attenzione quando è bagnata.

FONDO: compatto, roccioso
PENDENZA: non troppo elevata
BAGNATO: fattibile, scivolosa la seconda parte
PERCORRIBILITÁ: tutto l’anno
DROP: sul finale troviamo un drop in legno di circa un metro che, se preso in velocità, spara lungo. Tecnicamente non difficile, è possibile evitarlo passando a sinistra.


Difficoltà
INTERMEDIA

Traccia GPS

VEDI LA ZONA

VEDI I GIRI

Commenti recenti

Discese recenti